RGB o CMYK; Quale scegliere?

Tabella dei Contenuti

"RGB o CMYK" Di cosa si tratta e quando usarli?

Vi è mai capitato di imbattervi nelle diciture RGB o CMYKMagari creando un nuovo progetto su di un programma di grafica? (es. Photoshop, Illustrator etc) O in una copisteria?

Sono entrambi “modelli di colore” e acronimi, dove;

RGB = Red, Green e Blue (dall’inglese: rosso, verde e blu) e CMYK = Cyan, Magenta, Yellow e black (ciano, magenta, giallo e nero)

RGB

Come visto precedentemente, è un acronimo che indica l’insieme di tre colori: Red, Green, Blue. Miscelando questi ultimi tra di loro è possibile ricavarne una vastissima quantità di tonalità. Ed è proprio il metodo di colore che viene utilizzato da devices come il monitor del vostro computer/cellulare/tablet, televisione ed in generale tutti i display a colori, usufruiscono di questo tipo di “miscelatura” per ottenere i vari colori visualizzati. Infatti, unendo i tre colori, con la loro intensità massima, si ottiene il colore bianco.

La “formula” (o meglio dire “sistema”) attraverso il quale questo modello di colore si converte da Colore a Numero è il sistema numerico esadecimale;

0= intensità assente – 255= intensità massima 

R=255 G=255 B=255 è uguale a #FFFFFF | Bianco

R=0 G=0 B=0 è uguale a #000000 | Nero

R=155 G=017 B=030 è uguale a #9B111E | Rosso rubino

CMYK

Abbiamo visto che indica l’insieme di quattro colori: Cyan, Magenta, Yellow e blacK

Spesso si ritiene in modo errato che la “K” derivi dall’ultima lettera della parola “Black”, ma in realtà fa riferimento al termine “Key”: chiave. Il nero viene indicato con il termine “Key” poiché la sua lastra viene utilizzata come riferimento per l’allineamento delle altre in fase di stampa.

Ed è proprio il modello che viene utilizzato da stampanti, plotter ed in generale da tutte quelle periferiche che elaborano immagini destinate alla stampa. Il modello quadricromia, a differenza di quello RGB, è un modello sottrattivo, quindi il colore si ottiene dalla differenza delle luminosità di ogni colore. La somma di 100% di ciano, magenta e giallo non dà origine al nero, bensì al bistro, una tonalità di marrone. Ecco perché è stato aggiunto il nero: per ottenere il colore nero pieno nei processi di stampa, per aggiungere maggiore contrasto e percezione di profondità e, infine, per eliminare alcuni difetti dei pigmenti colorati.

Anche l’insieme di questi quattro colori permette di ricavare una vastissima quantità di tonalità, non è sicuramente pari a quella ricavabile con il metodo RGB;  specialmente nelle tonalità brillanti, fluo e metalliche.  L’RGB gestisce moltissimi colori che non esistono in CMYK, motivo per il quale è molto importante impostare il corretto metodo di colore prima di iniziare a lavorare su un file.

Quindi, scegliete sempre con attenzione, e valutando le varie possibilità, le impostazioni del vostro progetto. 

Chiedetevi sempre “a quali fini” esso è destinato; Web o Stampa? 

Condividi su:

Facebook
LinkedIn
Picture of Grazia Mammino

Grazia Mammino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social Media

Iscriviti alla Newsletter per non perdere le prossime News

Niente spam, solo notifiche su nuovi prodotti, aggiornamenti e guide.

Ti potrebbe interessare...

L’essenziale è invisibile ai social

Tra un post, una storia ed un selfie, un fiume di grigio umore, composto da sguardi vampirizzati da luci artificiali, vaga per le città alla ricerca di essenziale invisibile ai social.

Piccoli passi per grandi obiettivi

Questo articolo vuole essere un supporto ai vostri obiettivi, come una piccola guida o consiglio da parte di una cara amica; i grandi obiettivi sono l’insieme di piccoli passi.